Noi siamo Camst: un’impresa cooperativa di ristorazione che basa la sua crescita, anche quest’anno, sulla sostenibilità, soprattutto ambientale, e sulla sua responsabilità sociale. La nostra attività coinvolge diversi stakeholder, interni ed che coinvolgiamo per difendere e qualificare l’occupazione dei nostri soci, sviluppare gli investimenti per valorizzare le persone, innovare l’impresa per mantenere la leadership nella ristorazione collettiva, favorire la sostenibilità ambientale, sviluppare relazioni con il territorio e le comunità. Con il nostro Bilancio sociale raccontiamo gli obiettivi e le azioni compiute in coerenza con questa nostra missione.
I princìpi della Responsabilità Sociale
Già introdotto in Camst con la norma SA 8000, e dal 2015 affidato alla Linea Guida UNI ISO 26000, il nostro Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale è:
In particolare ci impegniamo a rispettare questi requisiti:
La sostenibilità deriva dalla nostra lunga storia, che comincia il 16 giugno 1945, quando Gustavo Trombetti inizia a distribuire le mitiche lasagne croccanti e pasti caldi in cestini per 35 Lire alla Stazione di Bologna. Da allora il suo spirito ha guidato generazioni di soci della cooperativa, diventata oggi una delle principali imprese della ristorazione in Italia, a capitale completamente italiano.
Ecco i risultati d’esercizio della nostra tutela dell’occupazione, presentati da molteplici lati: gli occupati, l’età e la distribuzione geografica, i settori di attività. Per noi che siamo un’azienda all’86% femminile la parità di genere è un obiettivo fondamentale della nostra responsabilità sociale d’impresa: una reale parità delle opportunità di carriera è un percorso concreto intrapreso in ogni settore occupazionale.
Per noi sostenibilità vuol dire garantire salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, all’interno di un preciso comportamento che deve essere etico e trasparente, capace di contribuire allo sviluppo sostenibile, al benessere della società e rispondere alle aspettative degli stakeholder. Per testimoniare il nostro impegno, ci siamo avvalsi di un leader dei servizi di controllo e certificazione, Bureau Veritas Italia, che ha dichiarato che Camst ha un sistema di Policy, Procedure e Comportamenti tali da consentire la governance dei temi di Responsabilità Sociale come individuati dalla norma.
Presentiamo gli indicatori dei risultati d’esercizio dal punto di vista della nostra situazione patrimoniale e del fatturato del nostro gruppo, in relazione alla partecipazione patrimoniale e finanziaria, agli investimenti tecnici e finanziari, alla partecipazione sociale e ai servizi ai soci, all’utile d’esercizio. Tra tutti questi numeri, vogliamo sottolineare il nostro valore aggiunto, come capacità di produrre valore e distribuirlo ai nostri stakeholder – soci e dipendenti, fornitori, organi amministrativi e finanziari, Stato e territorio, collettività e ambiente – sostenendo tutti i costi di consumi, stipendi, imposte e tasse, contributi associativi e iniziative sociali.
Analizziamo la ristorazione nelle nostre declinazioni: collettiva (aziendale, scolastica, sanitaria, militare e per altre comunità) e commerciale. Presentiamo il nuovo percorso che abbiamo avviato nel 2016 con la Certificazione Energetica UNI EN ISO 50001, insieme agli indicatori provenienti dai Sistemi di Certificazione della Qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001, e di Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001. Inseriamo anche i risultati di progetti di recupero pasti, realizzati in accordo con le amministrazioni, i clienti o in proprio dai nostri locali produttivi, con valenza etica e di riduzione dell’impatto ambientale.
All’interno della nostra Csr, lavoriamo per sviluppare il ruolo sociale della cooperazione anche nell’impatto sulle comunità e sul territorio con iniziative che creano valore nei territori in cui operiamo.
Come soci fondatori di Impronta Etica, abbiamo co-finanziato la nascita dell’Osservatorio per la Responsabilità Sociale d’Impresa, primo osservatorio di questo tipo in Italia che ha l’ambizione di esplorare la sostenibilità delle aziende, partendo dalle emiliano-romagnole per poi allargarsi alle restanti italiane e infine a tutta Europa.